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European Financial Stability Facility
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The
European Financial Stability Facility (
EFSF) is a
special purpose vehicle financed by members of the
eurozone to address the
European sovereign-debt crisis. It was agreed by the 27
member states[1] of the
European Union
on 9 May 2010, with the objective of preserving financial stability in
Europe by providing financial assistance to eurozone states in economic
difficulty.
[2] The Facility's headquarters are in
Luxembourg City,
[3] as are those of the
European Stability Mechanism.
[4] Treasury management services and administrative support are provided to the Facility by the
European Investment Bank through a service level contract.
[5]
The EFSF is authorized to borrow up to €440 billion,
[6] of which €250 billion remained available after the Irish and Portuguese bailout.
[7] A separate entity, the
European Financial Stabilisation Mechanism (EFSM), a programme reliant upon funds raised on the financial markets and guaranteed by the
European Commission using the
budget of the European Union as collateral, has the authority to raise up to €60 billion.
http://en.wikipedia.org/wiki/European_Financial_Stability_Facility
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Scudo anti-Spred, sconfitti i falchi
al vertice Ue passa la linea Monti
I ministri delle Finanze dell'Eurozona rendono
operativa l'intesa raggiunta dai capi di governo: la Bce sarà l'agente
del fondo salva-Stati per l'acquisto dei titoli di Stato. La delegazione
italiana: "E' andata bene". Alla Spagna un anno in più per abbassare il
deficit al 3%
BRUXELLES - La zona dell'euro avrà un
meccanismo per fermare la febbre degli spread ed aiutare i paesi
virtuosi che ne faranno richiesta a tenere sotto controllo il
differenziale dei rendimenti. Mentre le banche spagnole avranno da fine
mese 30 miliardi di aiuti e Madrid un anno di tempo in più per riportare
il deficit sotto il 3%.
Nella prima riunione, dopo la decisione
del Vertice di fine giugno, l'Eurogruppo ha riaffermato "il proprio
forte impegno a fare tutto ciò che è necessario per assicurare la
stabilità finanziaria della zona euro, in particolare attraverso un uso
flessibile ed efficiente del fondo Efsf-Esm". E come primo passo
concreto in questa direzione il fondo salva stati e la Bce hanno firmato
"un accordo tecnico" che prevede che l'istituto di Francoforte sia
l'agente dell'Efsf-Esm per l'acquisto dei bond sul mercato secondario,
in funzione anti spread.
"L'accordo va nella direzione auspicata
dall'Italia", avevano riferito fonti italiane, poco dopo che il premier
Monti aveva lasciato in anticipo la riunione senza fare dichiarazioni.
"Non c'è nessun retroscena. Il confronto sul meccanismo antispread si è
già svolto ed è andato bene", avevano aggiunto le fonti. Il risultato di
stanotte premia la linea italiana tenuta con coerenza al vertice e
difesa di fronte alle dichiarazioni oscillanti giunte da alcuni paesi
nordici, che sembravano rimettere in discussione l'accordo. In vista
dell'Eurogruppo, chiamato ad implementare le
decisioni del Vertice, Monti ha incontrato due giorni fa in
Provenza il ministro francese Pierre Moscovici, rafforzando l'asse con
la Francia. Mentre ieri si è intrattenuto prima con il commissario Ue
agli affari monetari Olli Rehn e poi con il presidente dell'Eurogruppo
Jean-Claude Juncker. Nonostante le resistenze della Finlandia, le
"reticenze" dell'Olanda e i dubbi della Germania, l'eurozona si muove
con decisione verso misure a breve per stabilizzare i mercati, oltre che
verso la creazione in tempo medio lunghi di un'unione bancaria e
fiscale. "La Bce potrà intervenire sui mercati secondari a nome e per
conto dell'Efsf", ha spiegato l'Ad del fondo, il tedesco Klaus Regling.
Ciò significa che il bilancio della Bce non verrà intaccato e i rischi e
benefici saranno in conto del fondo. "Di mercato primario non si è
parlato, ma è una possibilità che esiste, già prevista sia dall'Efsf che
dall'Esm", ha precisato Regling.
Ed anche la Spagna, l'altro
sorvegliato speciale finito nel mirino dei falchi del Nord Europa, con
il ministro olandese Jan Kees De Jager che aveva detto che "va risolto
radicalmente il problema di Spagna e Italia", ha ottenuto ciò che
voleva. Il presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker ( il suo
mandato è stato prorogato di altri due anni ma dovrebbe lasciare a fine
2012 secondo un accordo politico) ha annunciato che Madrid avrà 30
miliardi per ricapitalizzare le banche "entro la fine del mese" e che
alla Spagna è stato concesso un anno in più per riportare il suo deficit
sotto il 3%.
(09 luglio 2012)
http://www.repubblica.it/economia/2012/07/09/news/eurogruppo_9_aprile-38802353/?ref=HREA-1