Burelli Romano Augusto, Le terre dei patriarchi.
Diseppellire il passato ed operare per il futuro del parco agroalimentare di San Daniele, 2010, pp. 85, Isbn 9788857500805, Euro 12,00
Che cos’è un Parco Agroalimentare? Può divenire un marchio estetico così come è avvenuto per “le terre del Chianti” o per le “Cinque Terre”? Come diseppellire il passato per scoprire il mito delle origini dei suoi prodotti? Come istituire un lavoro comune che arresti la graduale distruzione del territorio agricolo del Parco e quindi della sua bellezza? Questo testo cerca di rispondere a tali interrogativi.
AUGUSTO ROMANO BURELLI
Professore Ordinario di Composizione architettonica, insegna dal 1970 presso l’Istituto Universitario di Architettura a Venezia. Attualmente è presidente del Corso di Laurea in architettura dell’Università di Udine.
Si occupa di progettazione architettonica e urbana con uno specifico interesse alla cultura architettonica della città, delle tradizioni insediative, della loro struttura morfologica e tipologica. Per tali studi è stato invitato dal 1991 a Berlino ed a Potsdam, impegnandosi nella loro ricostruzione critica. È stato responsabile del progetto della Piazza della Stazione di Heidelberg e della riforma funzionale ed architettonica del castello della città.
Ha pubblicato libri ed articoli sui rapporti tra l’architettura e le sue origini; tra l’architettura ed il suo insegnamento, con vari saggi su Choisy, Schinkel e Semper; tra l’architettura ed i suoi codici tipologici come la moschea di Sinan ed il teatro wagneriano di Bayreuth.
Esercita attività professionale a Udine ed a Berlino. Tra le sue opere di architettura realizzate in Friuli vi sono case di abitazione, municipi, chiese, edifici per l’Università; a Potsdam: edifici d’abitazione, il centro evangelico nel quartiere di Kirchsteigfeld, l’Heiligegeistkirche, ville urbane nella Berliner Vorstadt, un edificio all’incrocio tra l’Unter den Linden e la Friedrichstrasse a Berlino. Vive e lavora a Udine, Berlino.
LILIANA CARGNELUTTI
Laureata in Lettere presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Trieste, ha collaborato con la Soprintendenza Archivistica per il FVG - Ministero per i Beni e le Attività Culturali occupandosi di archivi pubblici e privati. Si è dedicata alla pubblicazione di fonti storiche, ha curato edizioni critiche, in particolare l’archivio antico del Comune di Udine (dal Trecento al Settecento), i diari di Giovanni da Udine, l’epistolario tra Antonio Zanon e Fabio Asquini nel clima dell’illuminismo europeo. Ha una produzione libraria e saggistica (anche in collaborazione) in cui ha dimostrato particolare interesse a vicende istituzionali di area friulana e veneta dal tardo medioevo all’età moderna, trattando l’Ospedale di Santa Maria della Misericordia di Udine, il Monte di Pietà di Udine (di cui ha anche riordinato l’archivio storico), i problemi dei rapporti tra centro e periferia nella Udine di età tardo-medievale e moderna (I borghi e la città), il Parlamento friulano, i problemi del contratto matrimoniale nel Friuli di antico regime con attenzione per la condizione femminile. Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali, ha collaborato a cataloghi di mostre storiche e artistiche.
GILBERTO GANZER
Direttore dei Civici Musei di Pordenone, si è interessato nel tempo della cultura materiale e del territorio con le mostresull’oreficeria tra Ausburg e Venezia, su Jacopo Linusso, Andrea Galvani e i rapporti tra industria, arte e collezionismo neisecoli XVIII - XIX. Le ricerche sui rapporti tra Friuli, Venezia e l’Oltralpe si sono concretizzate nelle mostre: “Imperatorie condottieri”, “Opere d’arte di Venezia in Friuli”, “Odorico da Pordenone - dalle rive del Nocello al trono del Drago”, “Gliincontri e scontri con il mondo musulmano: da Vienna a Istambul”. Per quanto riguarda le specifiche monografichestoriche va ricordata la mostra, e catalogo, su Michelangelo Grigoletti, sulle sculture lignee medioevali e rinascimentali:le sculture raccontano, sui parametri scari e la tradizione tessile. Inotre, la costante ricerca sul gusto e il clima culturale nei secoli XVIII - XIX con le manifestazioni sulla committenza Manin e Dolfin. Per l’arte contemporanea, i lavori per Afro e Dino Basaldella, per Corrado Cagli, per Harry Bertoia e il design del novecento, toccando varie figure del mondo artistico moderno e contemporaneo.
ANDREA POZZATELLO
Dottorando in progettazione architettonica e urbana presso la Facoltà di Ingegneria di Udine, laureato in architettura all’Università IUAV di Venezia nell’anno 2008.
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