L'artista tedesco HA Schult ha ideato e progettato un albergo costruito con rifiuti, parte dei quali raccolti da alcune spiagge europee. Durante la settimana della Giornata Internazionale della Terra (5 giugno 2010), la birra Corona Extra lancia un'originale campagna che prevede, come evento principale, la realizzazione di un albergo costruito con rifiuti che sarà installato a Roma. L'hotel è ideato e progettato dall'artista tedesco HA Schult, uno dei maggiori esponenti della scena artistica mondiale e tra i primi ad affrontare il tema degli squilibri ecologici. Questa installazione è parte di Corona Save the Beach (www.coronasavethebeach.org), un progetto innovativo creato nel 2008 proprio per promuovere la salvaguardia e il recupero delle spiagge. L'hotel rappresenta ciò che potrebbe succedere alle nostre spiagge se continueremo a non rispettarle. Il progetto sarà sostenuto da una famosa star hollywoodiana attenta ai problemi ambientali.
Il Corona Save the Beach Hotel sarà 'aperto' dal 3 al 6 di giugno 2010 e verrà costruito con rifiuti, parte dei quali saranno raccolti su alcune spiagge europee. È una costruzione di due piani che sarà in grado di ospitare fino a 10 persone a notte. Chiunque sia attento alle tematiche ambientali, e desideroso di prendere parte a questa esperienza straordinaria, potrà farlo, spiegando le intenzioni che lo portano a voler dormire all'interno dell'hotel e partecipando così ad una serie di concorsi organizzati attraverso il sito web di Corona Save the Beach (www.coronasavethebeach.org) e la fan page di Facebook e vincere una notte in un hotel unico al mondo.
La costruzione dell'hotel segna l'avvio della call to action - un vero e proprio invito a tutti i cittadini europei ad agire per la difesa delle loro spiagge: chiunque potrà segnalare le spiagge più degradate e che necessitano di un intervento di 'salvataggio'. Per tutta l'estate sarà possibile votare sul sito del progetto e la spiaggia più votata verrà poi ripulita e recuperata da Corona Extra. L'anno scorso, nel luglio 2009, Capocotta ( vicino Roma), è stata "salvata" con grande successo.
Corona Extra ha scelto l'artista tedeso HA Schult (Berlino, 1939, www.haschult.de) per il progetto Corona Save the Beach Hotel. HA Schult è conosciuto in particolare per Trash Men, gigantesca installazione con mille sculture a sembianze umane, costruite utilizzando rifiuti e materiali di scarto non organico. Queste sculture sono state installate in luoghi-simbolo come la Grande Muraglia Cinese, le Piramidi di Giza e la Piazza Rossa a Mosca.
Schult è considerato un artista pioniere nella promozione della consapevolezza ecologica. Sin dal 1960, lavora alla produzione di opere d'arte che prevedono l'utilizzo di rifiuti e materiale di riciclo. Attualmente, l'artista sta già lavorando all'ideazione del Corona Save the Beach Hotel nel suo atelier di Colonia, in Germania.
"L'importanza di questo progetto è racchiusa in ciò che l'hotel simboleggia: i danni che produciamo ai nostri mari e alle nostre coste; internamente e esternamente l'hotel non avrà un 'look' particolarmente glamour, non avrà né acqua né elettricità, e nessun confort; questo hotel rispecchierà esattamente quello che potrà succedere se non prestiamo attenzione al nostro pianeta.
Viviamo in un epoca di enorme produzione di rifiuti, produciamo tonnellate di spazzatura e questo è ciò in cui rischiamo di trasformarci. E' veramente questo quel che vogliamo per la nostra Terra?", chiede Schult.
Corona Save the Beach (www.coronasavethebeach.org) è un progetto nato per sensibilizzare il buon mantenimento e rispetto delle spiagge e del patrimonio marino. L'iniziativa è stata proposta dalla birra Corona Extra, che considera da sempre le spiagge come un luogo naturale e prezioso che va salvaguardato. Per questo la compagnia si è impegnata a recuperare almeno una spiaggia europea all'anno. Collabora a questo progetto anche la Foundation for Environmental Education (FEE), insieme con il Programma Bandiera Blu per la protezione e il miglioramento dei mari e delle coste. L'anno scorso, Corona Save the Beach ha lanciato un'inchiesta a livello europeo per identificare le abitudini sulle spiagge. Da questo studio è emerso che i rifiuti abbandonati sono la maggiore fonte di inquinamento delle nostre spiagge.
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