Un impianto innovativo Venerdì 16 luglio 2010
http://www.enel.it/it-IT/eventi_news/news/2010/archimede_luglio/pasini_archimede.aspx
Sauro Pasini,
responsabile Area tecnica Ricerca di Enel, descrive le caratteristiche di Archimede, la centrale prima al mondo ad usare i sali fusi come fluido termovettore e a integrare un ciclo combinato a gas e un impianto solare termodinamico per la produzione di energia elettrica
"L’innovazione dell’impianto Archimede è legata al fatto che, invece di utilizzare un olio diatermico, come tutti gli altri impianti esistenti, vengono usati sali fusi, un mezzo che assorbe il calore solare”. Così il responsabile Area tecnica Ricerca di Enel, Sauro Pasini, descrive la grande novità della centrale inaugurata a Priolo Gargallo. Pasini aggiunge che i sali fusi sono dei sali in grado di raggiungere “temperature sensibilmente più alte dell’olio diatermico (550° contro i 400°): questo permette di avere una maggiore efficienza di utilizzo dell’energia solare raccolta e una notevole semplicità nello stoccaggio dell’energia”. Oltre ad assorbire calore, infatti i sali hanno anche il compito dell’accumulo dell’energia . Il fatto di essere scaldati a temperature più elevate permette, a parità di volume, di accumulare circa il doppio di energia. “Quindi ci ritroviamo un impianto che, rispetto a quelli concorrenti, è in grado di produrre il 20-25% di energia in più a parità di campo specchi ed è in grado di immagazzinare a parità di volume di sali fusi circa il doppio di energia", spiega il responsabile dell’Area tecnica Ricerca di Enel. L’innovazione di Enel non si ferma e guarda a un nuovo futuro per il solare termodinamico. Archimede sarà l’esempio su cui sviluppare un nuovo impianto (una sorta di “Archimede 2”). L’attenzione è rivolta ai tempi e ai costi di realizzazione. “Pensiamo per esempio di fare gli specchi in modo diverso: montabili in loco, piani e non già preformati. Insomma - conclude Pasini - soluzioni tecnologiche che portino a semplificare e aumentare l’efficienza”.
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