Milano, tablet digitali e lavagne virtuali:
la prima classe completamente digitale
Una terza elementare dell'istituto Enrico Toti, nel capoluogo lombardo, è la prima in Italia ad avviare il progetto nella scuola primaria in Italia: una dotazione (gratuita) da 15mila euro. Poi toccherà a Gorgonzola, Lodi e Pavia
di LUCIA LANDONI
“Sono orgogliosa di prendere parte a questo progetto – spiega il dirigente scolastico Elena Borgnino – Significa sperimentare un percorso innovativo, offrendo a docenti e alunni un’opportunità unica per integrare l’esperienza educativa con strumenti all’avanguardia, come sta già accadendo in altri Paesi europei. Anch’io ho partecipato al corso di formazione rivolto alle insegnanti. Per noi è un arricchimento professionale”. Entro la fine del 2013 l’iniziativa interesserà 25 scuole in sette regioni italiane e nel 2015 gli istituti saranno quasi 300 su tutto il territorio nazionale, selezionati fra quelli che operano in situazioni difficili per la massiccia presenza di alunni stranieri e disabili o perché sono piccoli plessi a rischio chiusura.
“Seguiremo costantemente gli sviluppi del progetto, in modo da verificare l’impatto della tecnologia sulla didattica e la percezione che ne avranno bambini, famiglie e insegnanti – assicura Pier Cesare Rivoltella, direttore del Centro di ricerca sull’educazione ai media, all’informazione e alla tecnologia dell’università Cattolica e rappresentante del gruppo di esperti istituito ad hoc dalla multinazionale asiatica – A dicembre inviteremo a Milano tutti i 25 dirigenti scolastici coinvolti nel progetto nel 2013 per raccogliere le loro opinioni e a marzo del prossimo anno saremo in grado di stilare un primo rapporto”.
Digitalizzare l’insegnamento significa rendere più interattive le lezioni, che “possono essere seguite in diretta anche dagli alunni assenti grazie alla possibilità di collegare ogni tablet alla rete comune dell’istituto – interviene Carlo Barlocco, senior vice president di Samsung Italia – E i nostri sviluppatori stanno lavorando a programmi mirati per agevolare bambini dislessici, disgrafici e non vedenti. Vorremmo dimostrare che la scuola digitale funziona e che vale la pena investire su questi nuovi strumenti didattici. Oggi i giovani imparano soprattutto attraverso le immagini ed è importante che in aula si parli la loro lingua, utilizzando le stesse tecnologie di cui dispongono a casa”.
Ogni classe di Smart future riceve gratuitamente una dotazione tecnologica per una valore di 15mila euro: “Uno sforzo importante, che spingerà forse altre aziende a puntare sul futuro dei nostri giovani. Non abbiamo nessuna remora ad accettare l’aiuto dei privati quando ci consente di aggiornare la nostra offerta formativa – conclude Francesco de Sanctis, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale lombardo – In Lombardia abbiamo già digitalizzato oltre mille classi delle superiori. Dobbiamo continuare su questa strada, in modo che i bambini non subiscano il progresso tecnologico ma imparino a sfruttarlo nel loro percorso di crescita”.
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