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Sunday, October 13, 2013

W il lievito .. Saccharomyces cerevisiae. *(rtw)


  • Esperimenti divertenti: acido acetico e bicarbonato vs Saccharomyces cerevisiae di RICCARDO BERETTA • 19 ott. 2012 • 16:27 Nessun Commento Tutti almeno una volta hanno sentito parlare dell’anidride carbonica, abbreviata come CO2, nella maggior parte dei casi associata al problema dell’effetto serra. L’anidride carbonica può essere prodotta da reazioni chimiche industriali, come ad esempio la combustione di idrocarburi, ma è anche il prodotto di scarto della respirazione aerobica, cioè una serie complessa di reazioni biologiche utilizzata da moltissime forme di vita, tra cui uomini, animali e microrganismi. La respirazione aerobica è in grado di produrre una grande quantità di energia chimica partendo da zucchero e ossigeno, producendo come scarto del processo acqua e anidride carbonica. In biologia, a differenza che nei processi industriali, tutto ciò che è rifiuto per un organismo è nutrimento per un altro, piante ed alghe, ad esempio, utilizzano l’anidride carbonica come fonte di nutrimento. Questo è possibile dato che questi organismi sono in grado di “fissare l’anidride carbonica”, cioè di immagazzinare l’anidride carbonica gassosa in alcuni zuccheri, attraverso il ciclo di Calvin e la fotosintesi clorofilliana. E’ quindi importante comprendere che l’anidride carbonica fa parte nel ciclo naturale del pianeta e non è un inquinante nel senso classico del termine. L’anidride carbonica diventa un problema solo quando, a causa dell’industrializzazione, se ne produce troppa rispetto alla quantità che può essere assorbita dal pianeta. Nel nostro esperimento faremo avvenire due tipi di reazioni diverse: una biologica e l’altra chimica, entrambe svilupperanno anidride carbonica. 1° ESPERIMENTO Nella prima bottiglia faremo crescere un lievito chiamato Saccharomyces cerevisiae, comunemente reperibile al supermercato. Saccharomyces cerevisiae con una adeguata fonte di nutrienti si moltiplicherà grazie all’energia ricavata dalla respirazione aerobica. Come detto prima, la respirazione aerobica è un insieme di reazioni molto complesse, che può essere riassunta in questo modo: C6H12O6 (glucosio, uno zucchero) +6 02 (ossigeno) –> 6 H2O (acqua) + 6 CO2 (anidride carbonica) + ENERGIA CHIMICA Materiali e metodi - Una bustina di lievito secco (fare attenzione a non prendere il lievito chimico) - Una bottiglia di plastica - Latte e zucchero - Un palloncino Procedimento Prendere un bicchiere di latte e scaldarlo per 1-2 minuti in un pentolino. FARE MOLTA ATTENZIONE a non scaldare eccessivamente il latte (il latte deve essere tiepido, non bollente), una temperatura troppo elevata potrebbe uccidere il lievito. Aggiungere la bustina di lievito e 1-2 cucchiaini di zucchero. Mescolare fino a che il lievito non sia completamente disciolto. Versare la soluzione di latte e lievito in una bottiglia di plastica. Mettere un palloncino sul collo della bottiglia. Aspettare circa 30 min-60 min. 2° ESPERIMENTO Nella seconda bottiglia faremo avvenire una reazione chimica tra acido acetico e bicarbonato di sodio, entrambi comunemente reperibile al supermercato. In questo caso avverrà un comune reazione acido/base, la reazione è di tipo “esplosivo” dato che il bicarbonato di sodio reagirà molto velocemente con l’acido acetico producendo anidride carbonica. CH3COOH (acido acetico) + NaHCO3 (bicarbonato di sodio)–> CH3COONa (sodio acetato)+ H2O (acqua) + CO2 (anidride carbonica) [...] http://www.biotecnologiepertutti.it/?p=1678

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