Il decreto trasparenza spiegato da Ernesto Belisario
Partecipazione sopra ogni aspettativa per il corso sui nuovi obblighi di pubblicità e trasparenza imposti dal recente Decreto 33, tenuto a Villa Umbra lunedì 20 maggio da Ernesto Belisario, avvocato e professore di diritto delle nuove tecnologie presso l’Università della Basilicata.
La giornata aveva l’obiettivo, oltre che presentare i principi ispiratori e i principali obblighi introdotti dal “Decreto Trasparenza”, esaminare le modalità di applicazione pratica delle disposizione e comprendere le ripercussioni sulla gestione dei siti web istituzionali.
Partendo da un quadro chiaro e piuttosto deludente dello stato della trasparenza in Italia, Belisario ha accompagnato i presenti alla scoperta dei nuovi adempimenti, portando esempi pratici e interagendo con i partecipanti che hanno presentato molteplici quesiti su situazioni specifiche.
“Le PA dovranno partire dalla reingegnerizzazione dei processi – ha affermato più volte l’avvocato Belisario – perché non si può pensare di riuscire a pubblicare dati aggiornati in tempo reale, affidabili, integri senza un’adeguata informatizzazione”. Il coordinamento informatico per le Pubbliche Amministrazioni, che è tra le finalità del decreto, garantisce uniformità negli adempimenti, essenziale per confrontare le PA tra loro. “Avere dati in formato aperto significa per esempio confrontare le liste d’attesa tra strutture sanitarie o, come già è stato realizzato, fornire un servizio per scegliere la scuola o il medico migliore”.
Il corso si è concluso oltre l’orario previsto per l‘attiva partecipazione dei presenti, che hanno presentato domande concrete alle quali l’avvocato Belisario ha dato puntuale risposta. Una nuova edizione, viste le numerose richieste di iscrizione pervenute, sarà replicata a Villa Umbra nel mese di giugno.
Questa l’intervista rilasciata da Ernesto Belisario
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