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Thursday, May 24, 2012

BCE ... [G8 Camp David + Ue Bruxelles], BEI ed EUB ... ;-)

http://www.ecb.int/ecb/html/index.it.html

La Banca centrale europea

http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_centrale_europea


Il logo della Banca centrale europea
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La Banca centrale europea (BCE o ECB - European Central Bank - in lingua inglese) è la Banca centrale incaricata dell'attuazione della politica monetaria per i diciassette paesi dell'Unione europea che hanno aderito all'euro e che formano la cosiddetta "Zona euro" o "area dell'euro". A partire dal 1º gennaio 2011, essi sono: Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna[1].
La BCE è stata istituita in base al Trattato sull'Unione europea e allo "statuto del sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea", il 1º giugno 1998; mentre ha iniziato ad essere funzionale dal 1º gennaio 1999, quando tutte le funzioni di politica monetaria e del tasso di cambio delle allora undici banche centrali nazionali sono state trasferite alla BCE.

[...]

18 19 maggio 2012 - G8 a CAMP DAVID [ http://www.state.gov/e/eb/ecosum/2012g8/index.htm ]
 [...]
http://www.lettera43.it/economia/macro/l-ue-dice-addio-all-austery_4367551409.htm
 
 
http://www.lettera43.it/economia/macro/eurobond-assedio-a-merkel_4367551877.htm
[...]

 Vertice Ue: a giugno project bond e Bei più forte. Scontro aperto (e nulla di fatto) sugli Eurobond (Reuters) 
BRUXELLES, 23 MAGGIO 2012 
La riunione straordinaria dei capi di Stato e governo della Ue

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-05-24/vertice-giugno-project-bond-085240.shtml 

 [ufficiosamente nei quartieri generali dell’Unione europea (tra Commissione e Consiglio) si fa sapere che la riunione è importantissima, ma da considerare “un trampolino di lancio” per il vertice Ue che si terrà a fine giugno http://antoniopolliosalimbeni.blog.ilsole24ore.com/europa/2012/05/vertice-ue-rischio-di-tanta-attesa-e-poca-resa.html ]
Vertice Ue: a giugno project bond e Bei più forte. Scontro aperto (e nulla di fatto) sugli Eurobond (Reuters)
A giugno la Ue dovrebbe decidere a favore della ricapitalizzazione della Banca europea degli investimenti (probabilmente 10 miliardi), dell'accelerazione dell'uso dei fondi strutturali Ue a sostegno della crescita e lancerà su larga scala la strategia dei 'project bond' per attrarre capitale privato negli investimenti in progetti infrastrutturali (tlc, energia, trasporti) con garanzia pubblica (in vista del vertice formale di giugno). È questa la pista definita ieri dal vertice informale Ue, terminato a tarda notte. Scontro aperto, invece, sugli Eurobond: alla guida di un gruppo di paesi rigoristi, Berlino è sempre contraria. La maggioranza, però, si è pronunciata a favore.
La lunga riunione straordinaria dei capi di Stato e governo della Ue ha confermato l'aspettativa: concretamente non è stata presa alcuna decisione. Quanto alla Grecia, si è discusso di un piano B. Mentre il premier spagnolo Mariano Rajoy, alle prese con la crisi bancaria e immobiliare, in Spagna, ha chiesto aiuto alla Bce.
Il presidente Ue Herman Van Rompuy presenterà a fine giugno un rapporto sulle tappe principali necessarie per «approfondire l'unione monetaria» dato che i 27 concordano, ha detto Van Rompuy, «sul fatto che occorre passare a una nuova tappa dell'unione economica e monetaria». Al rapporto lavoreranno anche José Barroso, Jean Claude Juncker e Mario Draghi. È questa la "roadmap" decisa nella riunione di ieri durata fino a notte. Non che ci sia accordo pieno su tutto ancora: il Regno Unito è per esempio contrario all'intervento sulla Bei, ma non agli Eurobond.
Siamo alle prime tracce di un lavoro che non si concluderà a fine giugno ed è destinato lasciare diversi cantieri aperti. La questione dell'Eurobond è la più spinosa ed è anche quella di maggiore significato politico e proprio per questo ha fatto emergere la divergenza più profonda. Angela Merkel ha riproposto le sue opinioni contrarie, ma anche altri leader (Olanda, Finlandia e Svezia sono nettamente contrarie). Hollande ha sintetizzato così la situazione: «Per la Germania, nella migliore delle ipotesi, l'Eurobond, cioè la mutualizzazione di una parte del debito, è un obiettivo finale dell'unione monetaria, per me come per altri (tra cui l'Italia - ndr) è una scelta di partenza» per uno scatto ulteriore dell'Eurozona «che permette ai Paesi di finanziarsi sul mercato a tassi di interesse ragionevoli cosa che contribuirebbe alla crescita dell'economia». La discussione continua anche perché, ha indicato Mario Monti, la maggioranza dei Paesi che si sono espressi «è favorevole».


http://www.eib.org/

The EU bank 


http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_europea_degli_investimenti

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Iistituzione finanziaria dell'Unione europea creata nel 1957, con il Trattato di Roma, per il finanziamento degli investimenti atti a sostenere gli obiettivi politici dell'Unione.
Tali obiettivi sono:
  1. lo sviluppo regionale
  2. le reti trans-europee di trasporto
  3. lo sviluppo delle telecomunicazioni e del settore dell'energia
  4. la ricerca lo sviluppo e l'innovazione
  5. lo sviluppo e la protezione dell'ambiente
  6. la salute e l'educazione.

EUB

http://www.finanzaediritto.it//upload/approfondimenti/eurobonds.jpg

EUROBOND [ / EuroUnionBond]

Infografica - Come funzionano gli eurobond
http://it.wikipedia.org/wiki/Eurobond


[...]
Ipotetica creazione di obbligazioni del debito pubblico dei Paesi facenti parte dell'eurozona, da emettersi a cura di un'apposita agenzia dell'Unione europea, la cui solvibilità sia garantita congiuntamente [...]

Proposta Prodi-Quadrio Curzio

Gli economisti Romano Prodi e Alberto Quadrio Curzio, ad esempio, hanno proposto la creazione di obbligazioni sovrane (denominate EUB-EuroUnionBond) garantite dalle riserve auree detenute dai paesi della zona euro, ammontanti a circa 450 miliardi di euro, una buona fetta delle quali, 180 miliardi, sono possedute dall'Italia[8]. Alla garanzia aurea, si aggiungerebbe quella basata sul pegno di azioni di società sotto controllo statale (Eni, Enel, Finmeccanica, Poste italiane, ecc.), di cui i due proponenti ritengono possibile la privatizzazione[8]. La dotazione così creata, denominata Fondo finanziario europeo (Ffe), ammonterebbe a circa 1.000 miliardi di euro[8].



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