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Tuesday, August 28, 2012

Costruire (sic!) con terra e paglia ? .... :-o

[§ Building with mud and straw?]


arch Eliana Baglioni (Todi, PG)

http://multimedia.lastampa.it/multimedia/scienze-e-tecnologie/lstp/172485/?utm_source=Twitter&utm_medium=&utm_campaign=


Terra e paglia per costruire, nel segno del recupero di materiali storici e, naturalmente, della sostenibilità. E' questo il progetto portato avanti nel Perugino dal cantiere-scuola di costruzione con materiali naturali realizzato dal Centro Panta Rei, dall'Istituto superiore Ciuffelli di Todi e dall'architetto Eliana Baglioni. L'idea è quella di costruire un percorso formativo che, sfruttando le occasioni offerte dal lavoro sul campo supportato da momenti teorici, affronti il tema del rispetto dell'ambiente, senza pregiudizi. Sanni Mezzasoma, del centro Panta Rei. «Abbiamo cercato di realizzare quello che si chiama cantiere scuola, quindi una sorta di atelier, workshop permanente aperto per due mesi e che consentisse, accanto ai percorsi accademici, di sporcarsi le mani, di mettere le mani in pasta». Sul campo opera anche l'architetto Eliana Baglioni, che sottolinea come i materiali naturali siano indicati pure per le abitazioni. «Sia la paglia che la terra - ci ha spiegato - sono in grado di assorbire umidità dall'aria, quando l'ambiente è più umido, e di cederla quando è più secco. Inoltre sono ottimi isolanti naturali, quindi siamo ben isolati dal caldo estivo e dal freddo invernale». La conseguenza è quindi una maggiore sostenibilità, tanto dal punto di vista dell'ambiente, quanto da quello del conto economico e delle bollette.

Sunday, August 26, 2012

Basta un poco di small Basic e ....

http://h30411.www3.hp.com/posts/1564557-Small_Basic_Introduce_Your_Students_to_Programming?mcid=Twitter

Small Basic - Introduce Your Students to Programming

Created by Mark Brumley on Jul 25, 2012
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Here's a powerful and fun programming tool perfect for students.
Small Basic from Microsoft®
Version 1.0 just came out and it's packed with features aimed at developing programming skills for students. You don't need to be a developer yourself to teach the application. A complete curriculum and getting started guide is provided. And, everything is free!
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Friday, August 24, 2012

Pagelle online e registri elettronici con Nota di redazione in calce


Direzione didattica di Pavone Canavese
I registri sono 2 (.0) - di Marco Guastavigna 
Manca davvero poco all'inizio dell'anno scolastico, anche considerando le varianti delle diverse Regioni.
Gli interrogativi e le incertezze sono numerosissimi, a volte angosciosi, e ciò di cui sto per occuparmi non si colloca probabilmente nelle prime posizioni del triste elenco di azioni che da qualche anno devastano la scuola della Repubblica, ma non posso esimermi dal ragionarci sopra per dovere di vocazione.
Sto parlando dell'obbligo di registro elettronico e di pagella online (quest'ultima con pieno valore legale) introdotto dalla norme sulla spendig review nella scuola. Se nel secondo caso la mancanza di chiarezza su cosa questo significhi in concreto fa prevedere un aumento delle scuole che sceglieranno la scansione dell'annata valutativa in quadrimestri, in modo da procrastinare la soluzione dell'enigma, nel primo caso la questione ha una certa urgenza.
Nell'immaginario collettivo il registro contiene voti e assenze e la sua versione elettronica - magari disponibile via Internet ai genitori accreditati e/o con l'uso di SMS; è il caso di Scuolamia, portale istituzionale e di varie realtà scolastiche di vario tipo in giro per l'Italia- dovrebbe renderne più facile e rapida la comunicazione.
Già in questa prospettiva sarebbe urgente sapere quale sia il vero rapporto tra registro elettronico e documentazione cartacea, perché fin dal primo giorno di scuola si possono verificare assenze e ritardi da parte degli allievi: troveremo la modalità informatizzata? Questa modalità produrrà insiemi di dati autoconsistenti o ne sarà prevista la stampa? O piuttosto vi sarà un più meno lungo periodo di mora, nelle pieghe del quale continueremo a compilare i documenti tradizionali per poi trascrivere il tutto non appena il nuovo sistema - diventato ufficialmente di comunicazione, non di registrazione - sarà stato definito, implementato, collaudato, messo in sicurezza rispetto ad intrusioni e possibili crash? O, ancora e peggio, il registro elettronico non sarà altro che la duplicazione della documentazione cartacea tradizionale?
Oltre a questa considerazione di carattere generale vanno considerati una serie di altri elementi, ciascuno dei quali rappresenta un interrogativo specifico sulla modalità informatizzata e sulle sue implicazioni e conseguenze.
In primo luogo: i registri che noi Paper Prof usiamo sono in realtà due. Oltre al registro personale, infatti, compiliamo quello di classe.




La prima domanda a cui dovrebbe rispondere che si occupa di queste problematiche a livello istituzionale è - pertanto - se l'obbligo di registro elettronico riguardi tutti e due i documenti o meno.
Ciascuno dei due documenti ha poi una sua struttura di contenuti prevista dalle disposizioni in materia e ben più ampia di quanto pensi la vulgata corrente, quella che fa pensare a qualche grillo parlante che basti riportare i voti in un file di word sul pc condiviso in sala insegnanti.
Il registro personale dell'insegnante viene compilato individualmente ed è destinato all'annotazione (in molti casi quotidiana) di:
- assenze
- voti
- argomento delle lezioni
- numero di ore effettivamente erogato
- piano di lavoro e sue articolazioni e variazioni
- motivazione delle valutazioni
- relazione finale
- altre notazioni sul percorso degli allievi, tra cui quelle destinate a motivare il voto di condotta.

Il registro di classe, invece, viene compilato collegialmente e riporta quotidianamente:
- scansione oraria delle lezioni e delle attività
- assenze
- ritardi
- giustificazioni effettive e mancate
- argomento delle lezioni
- note disciplinari
- vari tipi di comunicazioni
- firma di presenza dell’insegnante avente valore di attestazione della medesima, con tanto di sentenza della Corte di Cassazione a fronte di un contenzioso in merito.
Le soluzioni attualmente presenti sul mercato (sia proprietarie sia opensource) sono lontanissime dal venire incontro ad esigenze così complesse: si tratta troppo spesso di oggetti prodotti per venire incontro alla voluttà di usare le strumentazioni tecnologiche per acquisire un'aura di modernità, assolutamente non in grado di rispondere a bisogni dettati dall'obbligatorietà e dalle conseguente pressioni e complicazioni.
Staremo a vedere come risolveranno la cosa gli apprendisti stregoni che certamente stanno analizzando il problema a fini di lucro o di visibilità.


Wednesday, August 8, 2012

Curiosity: LA sonda atterrata su Marte


A cosa serve la sonda Curiosity atterrata su Marte?
La sonda Curiosity, atterrata su Marte il 6 agosto 2012 alle 7.32 (ora italiana), è il rover che la NASA ha inviato sul Pianeta Rosso per il programma Mars Science Laboratory: scopo di Curiosity è quello di studiare la costituzione chimico fisica del suolo marziano, alla ricerca di eventuali tracce di vita presente o passata. Questa sonda, un rover, come lo sono i suoi precedenti Spirit e Opportunity (su Marte dal 2004), ha una particolarità rispetto ai sopracitati robot: Curiosity è infatti dotato di strumenti all'avanguardia e di ultima generazione, capaci...
Curiosity arriva su Marte: al via la missione nella NASA
Lontano ben 560 milioni di chilometri da casa, Curiosity ha finalmente toccato il suolo marziano con un ammartaggio che ha lasciato col fiato sospeso milioni persone: oltre agli addetti alla NASA, l'avvenimento è stato seguito con emozione da appassionati e semplici curiosi. Un'operazione delicatissima, quella che ha visto protagonista Curiosity: dopo l'incontro con la rarefatta atmosfera... Science Laboratory, questo il nome della missione costata oltre 2.5 miliardi di dollari che ha portato Curiosity sul Pianeta Rosso: grande quanto un'utilitaria, per un peso di circa una tonnellata, il...

http://www.sapere.it/sapere/search.html?q1=CURIOSITY&srch=website&x.x=5&x.y=10


Tuesday, August 7, 2012

Dalla Spagna e-Mintza - nuovo SW che aiuta i bambini autistici

New computer software helps autistic communicate

http://www.euronews.com/2012/08/02/new-computer-software-helps-autistic-communicate/

 A special computer programme called “e-mintza” – Basque for “electronic language” – has been developed to help autistic A special computer programme called ‘e-Mintza’ – Basque for “electronic language“ - has been developed to help autistic people overcome communication barriers.

The application uses pictograms to create games using images and sounds.

It is the brainchild of Doctor Joaquin Fuentes, who heads up the child and teenage psychiatric department in San Sebastian’s largest medical centre.

02/08 15:58 CET

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