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Friday, April 27, 2012

Dedicato a mio padre che ritornò da El Alamein


Una promessa è debito !

(re.: 19 marzo 1984 )

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W Enel


A Promise is a promise ( § re: last 1982's briefing )


Enel Milioni di attimi: soggetto laurea - 60"


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Corrado Augias intervista Alfio Caruso per parlare del libro 

- El Alamein: l'onore d'Italia -

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 PUNTATA TELEVISIVA
Le storie - Alfio Caruso

Diretta    04/01/2012
Replica   27/04/2012 

http://it.wikipedia.org/wiki/Corrado_Augias
http://it.wikipedia.org/wiki/Alfio_Caruso

Le storie - Alfio Caruso

Come andarono veramente le cose ad El Alamein? Lo scrittore Alfio Caruso ripercorre, con Corrado Augias,i tragici momenti della guerra nel deserto Egiziano che portò al massacro una generazione innocente
  • Durata00:24:00
  • Pubblicato il 04/01/2012
  • Replicato   il 27/04/2012
http://it.wikipedia.org/wiki/Erwin_Rommel
http://it.wikipedia.org/wiki/Bernard_Law_Montgomery

IL LIBRO (eBook)

http://ebook.illibraio.it/servizi/ecommerce/edigita/dettagliobook.aspx?code=EDGT9610

  L'onore d'Italia

L'onore d'Italia

El Alamein: così Mussolini mandò al massacro la meglio gioventù 
(Longanesi 2011, Il Cammeo; edizione eBook)

Alfio Caruso

edito da:
Longanesi
generi:

prezzo:
13.99 €

protezione:
DRM Adobe (acs4)
Compatibilità:
Puoi leggere questo eBook su tutti i computer e i dispositivi dotati di software compatibile con il DRM Adobe. Per l'attivazione di questo file è necessario il programma gratuito Adobe Digital Editions. Leggi qui per approfondire. 

Da settant'anni El Alamein è un grido che risuona nei cuori e nelle menti d'Italia. Per i ragazzi dell'Ariete, della Trento, della Folgore, della Trieste, della Littorio, della Bologna, della Brescia, della Pavia, del 4° e del 50° stormo d'assalto rappresentò l'appuntamento con un destino ingrato, da ciascuno onorato al meglio. A mandarli al massacro furono la sanguinaria follia del duce e il tradimento degli ammiragli: Mussolini, nel '41 e nel '42, preferì inviare undici divisioni e il meglio dell'artiglieria nel mattatoio sovietico anziché in Africa, dove avrebbero potuto cambiare il corso della guerra; i capi della Marina rivelarono agli inglesi le rotte dei trasporti verso Tripoli e Bengasi privando in tal modo l'armata italo-tedesca dei rifornimenti indispensabili per raggiungere il canale di Suez.Pur ignorati dalle ricostruzioni ufficiali, bersaglieri, parà, fantaccini, genieri, aviatori scrissero pagine di memorabile abnegazione persino a dispetto del regime, che li aveva abbandonati nel deserto. E gli italiani non scapparono, non alzarono le mani, spesso morirono in silenzio nella loro buca. Gli stessi successi di Rommel furono frutto, finché il nemico non se ne accorse, di una straordinaria operazione di spionaggio condotta dal maggiore dei carabinieri Manfredi Talamo, in seguito fucilato alle Fosse Ardeatine. A El Alamein cominciò la presa di coscienza dei ragazzi della generazione sfortunata, che avrebbe poi indotto gran parte dei pochi sopravvissuti della Folgore ad arruolarsi, dopo l'8 settembre, con gli anglo-americani.

El Alamein, eroismo e sacrificio nel saggio di Caruso "L'onore d'Italia"

 Quella di El Alamein è una pagina di storia viva nella nostra memoria collettiva, ma molti
aspetti della battaglia, dei suoi antefatti e delle sue conseguenze, meritano ancora di essere indagati. Lo scrittore Alfio Caruso non si sottrae. Così ora, dopo avere narrato diversi capitoli fondamentali della Seconda guerra mondiale (da «Italiani, dovete morire» a «Noi moriamo a Stalingrado»), firma «L’onore d’Italia» (Longanesi). E racconta, con rigore ed efficacia narrativa, come «Mussolini mandò al massacro la meglio gioventù». Caruso ricorda subito Telino Zagati, sedicesima compagnia, sesto battaglione, 186° reggimento, «l’ultimo della Folgore a morire per El Alamein»: è scomparso nel 2006, a 85 anni, in un incidente avvenuto al Cairo, mentre era impegnato nel consueto viaggio per onorare gli amici rimasti nel deserto. Una testimonianza significativa, questa, del valore simbolico di quella pagina della nostra storia. Di qui, dunque, comincia il percorso dell’autore, che ricostruisce il contesto dell’impegno militare italiano in Africa, per concentrarsi sugli scontri, cruciali, avvenuti in quei mesi del 1942 fra il Mediterraneo e la depressione di El Qattara. Caruso entra nel merito e si sofferma sulle scelte tattiche e militari, sulle battaglie, sulle difficili condizioni del deserto con cui dovevano misurarsi i nostri soldati. Molte le responsabilità della disfatta: ai tragici errori strategici del duce si aggiunge il fallimento della Marina, su cui si addensano pesanti sospetti per non avere garantito la protezione dei rifornimenti; appaiono anche chiare anche le lacune circa le modalità tecniche e l’approccio alla guerra. Ma i ragazzi dell’Ariete, della Trento, della Folgore, della Trieste, della Littorio, della Bologna, della Brescia, della Pavia, del 4° e del 50° stormo d’attacco onorarono fino in fondo il loro ruolo. «Mancò la fortuna, non il valore»: tutti conoscono la nota lapide posta nel punto più avanzato raggiunto dagli Italiani, a 111 chilometri (anzi, 110 e mezzo) da Alessandria. Ma Caruso osserva: «La solita mezza verità, persino offensiva nei confronti dei ragazzi della generazione sfortunata». Mancarono, invece, gli strumenti indispensabili per combattere la guerra.

C'era una volta l'albero dei 'clogs' (zoccoli). ......... 'Oggi' 'crocs' in (EVA) Etilene Vinil Acetato!


Same model of Crocs are available in different colors.

 


Crocs, Inc.
is a shoe manufacturer founded by 3 friends -

Scott Seamans,

Lyndon "Duke" Hanson, and

George Boedecker, Jr.[3]

- to produce and distribute a foam clog[3] design acquired from a Quebec company called Foam Creations.

http://en.wikipedia.org/wiki/Crocs

http://it.wikipedia.org/wiki/Crocs

 Nel 2006 la Crocs ha acquistato la Foam Creations e con essa il brevetto proprietario della resina schiumosa "croslite", realizzata in  
Etilene Vinil Acetato (spesso indicato con la sigla EVA)[3],
che dovrebbe garantire dei benefici podologici[4].

Thursday, April 26, 2012

Third international conference on Autism, next October in Riva del Garda, Italy

http://www.convegni.erickson.it/autismi/

Autismi (Riva del Garda, Trento, 15 - 16 ottobre 2012 )

Le novità su diagnosi, intervento e qualità di vita.


Il Convegno è strutturato in 2 sessioni plenarie e in 21 workshop di approfondimento per un totale di 15 ore di formazione (7 ore di sessioni plenarie e 8 ore di workshop di approfondimento).
Il Convegno verterà su:
• Le nuove linee guida nazionali per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico
• Epidemiologia dell’autismo
• Genetica e autismo
• Comorbilità psichiatriche e terapie farmacologiche
• Basi neurali e neuroimaging
• Novità sugli strumenti per la diagnosi
• Indicatori per la diagnosi precoce
• Sindrome di Asperger e autismo ad alto funzionamento
• Autismo a scuola: adattamento delle attività didattiche
• Esiti dei trattamenti e degli interventi precoci
• Terapie intensive per l’autismo
• Autismo e qualità di vita
• La ricerca scientifica nell’autismo
• Autismo: strategie operative per la vita di tutti i giorni
• Diritti e tutele nel campo dell’autismo
• Servizi territoriali e politiche regionali a favore dell’autismo
• Integrazione sociale: interventi mirati alle abilità sociali e interpersonali
• Alunni con disturbi generalizzati dello sviluppo
  e qualità inclusiva della scuola
• Progetto e qualità di vita nelle famiglie con un figlio autistico
• L’uso di libri e storie con la CAA
• Interventi e strategie psicoeducative: ABA e TEACCH
• Il lavoro con i genitori: proposte di parent training
• Autismo e nuove tecnologie
• Psicomotricità e autismo
• Autismo e acquaticità
• Facilitare la comunicazione attraverso la musica
• Buone prassi

Sunday, April 22, 2012

On disabilities, on TV ... Sulle disabilità, alla Tv (www.rai.it - FuoriTg + PaeseReale: 6 + 21 aprile '12)

 

Fuori Tg del 06/04/2012

Tra i due milioni e mezzo e i tre milioni, tanti sono in Italia gli invalidi civili. Disabili e familiari troppo spesso alle prese con burocrazia, file, controlli. E che sono le prime vittime di quelli che raggirano e truffano il sistema, i cosiddetti ‘falsi invalidi’. Ne parliamo con Angelo Moroni (INPS) e Toni Mira (Avvenire).

 "Sostenere i disabili in famiglia costa meno della metà che in struttura" (Angelo Moroni, INPS)


 PaeseReale 21/04/12 "Disabili in famiglia ? Arrangiatevi !"

00.47:00 /01.00.02



NB Dati ISTAT (2010) 2004 !

NB Dati ISTAT (2010) 2004 !


http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b9874830-6ba3-479a-83b9-59ff91625547.html

LAMPIONI INTELLIGENTI a Mantova (PIXEL 21/04/2012)


Progetto ALTA LEGGIBILITA' (§ Dislessia)


Caratteristiche del progetto:
 - controllo sintattico e lessicale
• adattamento dei testi con strutture sintattica non troppo complesse, nel rispetto del tessuto narrativo
• periodi di lunghezza contenuta, soggetti dell'azione espliciti
• controllo lessicale, perché all'interno della stessa pagina non ci siano troppi termini 'difficili'
- abbattimento delle barriere tipografiche:
• carattere open-type (font originale biancoenero©) con lettere speculari differenziate, studiato per i dislessici
• paragrafi spaziati per rendere la pagina più leggera
• righe di lunghezza irregolare per seguire il ritmo della narrazione
• carta color crema che stanca meno la vista



 

Friday, April 20, 2012

Ognuno il suo tempo (GIANCARLO Leopardi) - Sant'Egidio - Area di Servizio


Ognuno il suo tempo
(GIANCARLO Leopardi)
Ognuno ha il suo tempo per imparare,
io per esempio imparo piano piano, ma imparo, io capisco, ma subito non so dire, rispondere.
Piano piano sono arrivato alle superiori,
ci vuole pazienza e la scuola deve avere pazienza.
Prima non ce l’aveva,
chi aveva delle difficoltà stava da un’altra parte,
non c’era pazienza di aspettare e non si imparava.
Meno male che  non è più così, se no come facevo io a studiare.

Testo registrato al laboratorio durante un incontro sul tema della scuola

http://www.santegidio.org/index.php?idLng=1062&pageID=3091

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AREA DI SERVIZIO Puntata del 21 aprile 2012
DIRITTI E DISABILITA'

Le notizie della settimana
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I vostri racconti.  Torniamo questa mattina a riproporvi due ultimi testi scritti dalle persone che frequentano i laboratori della comunità di Sant’Egidio  e che hanno fatto parte delle installazioni artistiche della mostra ospitata al Quirinale per i 150 anni dell’Unità d’Italia, e ancora il 21 e il 22 aprile è possibile visitare a Trento, nelle sale di Palazzo Calepini.  Ascolteremo il testo di Giancarlo Leopardi, una poesia sul tempo e la riflessione di Gabriele Tagliaferro sulle parole. A commentarle con noi, Vittorio Scelzo, responsabile per le attivitàdi Sant’Egidio che coinvolgono le persone disabili, e che ha seguito i lavori per la mostra

http://www.rai.it/dl/radio1/2010/programmi/Page-3ec299dc-a673-4cd3-88f3-e2af87cc2982.html

Saturday, April 14, 2012

ilsole24ore > Tecnologie > Scienza > Luca De Biase

Sul finire del Quattrocento, il sapere si tramandava con i manoscritti e in Europa ce n'erano 30mila. L'invenzione di Johannes Gutenberg scatenò un cambiamento radicale: in soli 50 anni dall'introduzione della stampa a caratteri mobili, in Europa circolavano più di 10 milioni di libri. E mentre qualcuno lamentava l'eccessiva e ingestibile quantità di informazioni anche di basso valore che erano state messe in circolazione con l'avvento della nuova tecnologia, la conoscenza scritta uscì dal territorio controllato dalle vecchie élite culturali. Non certo a causa della tecnologia ma forse anche in relazione a essa, prese l'avvio una straordinaria stagione di mutazioni culturali: dalla Riforma protestante alla rivoluzione scientifica che provava e diffondeva il nuovo paradigma copernicano, dall'illuminismo enciclopedista alla Rivoluzione Francese. Progressivamente l'Europa si dotò degli strumenti per gestire la conoscenza e organizzò un sistema educativo totalmente rinnovato. Ci vollero secoli. Oggi non abbiamo altrettanto tempo.
Howard Rheingold è un pioniere della rete. In trent'anni di sperimentazioni e riflessioni sulle conseguenze sociali e culturali di internet ha contribuito alla conoscenza della rete con spirito coerentemente un pragmatico e costruttivo. E non stupisce che la sua attenzione si sia ora rivolta alle preoccupazioni non infondate di chi osserva come la rete cambi il nostro modo di conoscere, pensare e ricordare. Ma invece di rispondere ai timori sulla stupidità che la rete causerebbe secondo, per esempio, Nicholas Carr ("Internet ci rende stupidi?", Raffaello Cortina 2011), invece di concentrarsi sulla demolizione della cyberutopia come fa Evgeny Morozov ("L'ingenuità della rete", Codice 2011), Rheingold dedica il suo ultimo libro, "Net Smart", a proporre un percorso culturale che consenta alle persone di gestire il cambiamento come soggetti attivi e non come pedine inconsapevoli e passive della "macchina" temuta da Lee Siegel ("Homo interneticus", Piano B 2011) o Jaron Lanier ("Tu non sei un gadget", Mondadori 2010).
"Net Smart" è prima di tutto un percorso di alfabetizzazione e si trasforma, procedendo nella lettura, in una palestra di saggezza adatta all'epoca digitale.
Non c'è dubbio che i nuovi strumenti di trasmissione e gestione della conoscenza possono essere particolarmente sfidanti per chi non sia nato con essi. La valanga di mail, il flusso di messaggi di Twitter, i feedback continui di Facebook, le segnalazioni di video da vedere su YouTube, gli sms, le telefonate che inseguono chiunque ovunque, e poi le foto di Flickr e Path, i suggerimenti di Pinterest e Corso 12, i segnaposti di Foursquare, i supporti alla memoria e alla curiosità di Google, la lettura di blog e aggregatori come Flipboard e Zite, gli scambi culturali di CircleMe, più giornali, radio e televisione, dimostrano che la mediasfera è penetrata in ogni angolo e in ogni momento. Sfidando le nostre capacità cognitive e generando un'alternativa chiarissima: o miglioriamo le nostre capacità o siamo disorientati. L'alfabetizzazione di Rheingold non è solo saper leggere e scrivere: è anche sapere come si sviluppa la conoscenza in relazione ai mezzi di comunicazione. «I media ci possono rendere più liberi o ci possono disinformare e manipolare» dice Rheingold. Per difenderci il primo passo è conoscere come funziona la nostra relazione con i media: come si conquista l'attenzione, come si invita alla partecipazione, come si sviluppa la collaborazione, come si legge criticamente l'informazione, come si usano attivamente gli strumenti della rete.
È una forma di alfabetizzazione che, evidentemente, prelude a una riflessione su noi stessi immersi nell'oceano delle informazioni.
La mediasfera digitale cessa di essere un insieme di territori mediatici separati, dalla carta all'etere, e si riunisce in un ecosistema integrato che penetra in ogni recondito ambito della vita quotidiana. Generando senso e indirizzando le decisioni. Come nell'Europa moderna, la trasformazione dei media deve condurre a una trasformazione dei sistemi educativi e dell'oggetto stesso dell'educazione. «Se un numero sufficiente di persone è alfabetizzato ai media, si sviluppa l'economia, migliora la politica, cresce la società e nuove culture emergono» osserva Rheingold: «Se le persone non conoscono come funzionano i media sono travolte da torrenti di disinformazione, pubblicità, messaggi indesiderati, pornografia, rumore, sciocchezze di ogni genere».
La via della saggezza parte da quello che Rheingold, ricordando Ernest Hemingway, chiama "crap detector": una specie di senso critico, basato sull'esperienza, capace di riconoscere le informazioni infondate. E insegna a svilupparlo, cercando di capire chi è l'autore dei messaggi che stiamo leggendo e verificandoli con fonti indipendenti. Si sviluppa pensando alla mediasfera come a un ecosistema delicato, che rischia costantemente di impoverirsi per l'azione congiunta della monocoltura e dell'inquinamento. Ma che può crescere rigoglioso e forte nella diversità e nella consapevole azione umana verso la sostenibilità. La consapevolezza, in effetti, è la parola chiave di tutto il libro di Rheingold: perché nessuna legge e nessuna tecnologia può salvare dall'ignoranza e dalla manipolazione chi non si renda conto di come funziona l'ambiente nel quale vive.
ONLINE
Il booktrailer di Net Smart e il video in cui Rheingold spiega agli amici il libro.

Monday, April 9, 2012

The 100-Year March of Technology


The 100-Year March of Technology in 1 Graph
By Derek Thompson
Apr 7 2012, 1:08 PM ET 51
In 1900, less than 10% of families owned a stove, or had access to electricity or phones, and the Model-T was still a full decade away

This is the last episode in The Atlantic's trilogy on household spending in the 20th century. First, I followed shifting family budgets between 1900 and 2003. Second, I explained why food seems so much cheaper at the dawn of the 21st century. Those two posts were all about numbers.
But you can't measure a century's progress by numbers alone.
It's not just that life expectancy at birth has grown from 49 years in 1900 to 78 today, but also the quality of our lives has been improved by law (e.g.: new safety and anti-discrimination laws), by culture (e.g.: women's ascent in college and the workplace) and by technology.
That's why this graph below from Visual Economics, which shows the adoption rate of new technologies across the century, is one of my new favorites -- and a cousin to this beaut, which Alexis made viral ...




... Click it. Print it. Take your time with it. That's a lot of linear data. One way to parse it is to ignore everything at the top and trace your eye along the 10% line:

-- In 1900, <10% of families owned a stove, or had access to electricity or phones

-- In 1915, <10% of families owned a car

-- In 1930, <10% of families owned a refrigerator or clothes washer

-- In 1945, <10% of families owned a clothes dryer or air-conditioning

-- In 1960, <10% of families owned a dishwasher or color TV

-- In 1975, <10% of families owned a microwave

-- In 1990, <10% of families had a cell phone or access to the Internet

eBook ... 'Senza limiti e confiniì ...

 

[12.04.12 - ore 14:00/16:00] Ebook: limiti e confini (gratuito)

Analisi critica dello stato dell’arte degli ebook in Italia.  Abbiamo ormai dispositivi pronti per leggere libri elettronici. Ma non li sappiamo scrivere. Non li sappiamo vendere. Non li sappiamo neanche prestare. Ma non sarà perché abbiamo ancora in mente il buon vecchio libro di carta e tutta questa storia della “e” non l’abbiamo ancora veramente capita? E se provassimo ad andare un poco oltre? Esempi e idee a confronto. Per partecipare compila questo form.
Cosa serve: Computer con qualsiasi sistema operativo, aver installato Sigil, un qualunque editor di codice testuale (ad esempio html-kit), disporre di esempi di file audio .mp3 e video .mp4, aver installato Google Chrome (aggiornato) e Readium per Chrome.
Skill richiesti: non sono necessarie particolari competenze ma per capire meglio quello che succede aiutano nozioni anche base di html, css e javascript.
Docente

 
Francesco Leonetti si occupa di multimedialità, didattica, internet e web da molti anni. Insegna nel Master in eLearning e nel corso eBookLearn dell’UniTuscia, entrambi diretti da Gino Roncaglia. Conosciuto in rete come EspertoWeb.

 

Tuesday, April 3, 2012

WEF ? BFA ? ASEAN ? ...

World Economic Forum



The World Economic Forum (WEF) is a Swiss non-profit foundation, based in Cologny, Geneva. It describes itself as an independent international organization committed to improving the state of the world by engaging business, political, academic and other leaders of society to shape global, regional and industry agendas.
The Forum is best known for its annual meeting in Davos, a mountain resort in Graubünden, in the eastern Alps region of Switzerland. The meeting brings together some 2,500 top business leaders, international political leaders, selected intellectuals and journalists to discuss the most pressing issues facing the world, including health and the environment.

Cheryl Sandberg, Chief operating officer of Facebook, Co-Chair of the World Economic Forum Annual Meeting 2012
http://en.wikipedia.org/wiki/World_Economic_Forum

Boao Forum for Asia

The Boao Forum for Asia (Chinese: 博鳌亚洲论坛; pinyin: Bó'áo Yàzhōu Lùntán), abbreviated to BFA, is a non-profit organisation that hosts high-level forums for leaders from government, business and academia in Asia and other continents to share their vision on the most pressing issues in this dynamic region and the world at large. BFA is modelled after the World Economic Forum held annually in Davos, Switzerland. It has its fixed address in Bo'ao, Hainan, China, although the Secretariat is based in Beijing.

http://en.wikipedia.org/wiki/Boao_Forum_for_Asia

Association of SouthEast Asian Nations



File:Association of Southeast Asian Nations (orthographic projection).svg



http://en.wikipedia.org/wiki/ASEAN 





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