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Sunday, November 24, 2013

Giuseppe Canfora, Nessuno che ascolti / Arianna Bonazzi, Quel secchione di Leonardo

 e (canzoni) dallo Zecchino ☀
http://www.zecchinodoro.rai.it/dl/portali/site/page/Page-2c19f1a7-b38b-4af8-83f5-09464f7ffe68.html

http://temi.repubblica.it/ilmiolibro-holden/scrivere-poesie/✳✴✳✴✳✴✳✴✳✴✳✴✳✴✳✴✳✴

NESSUNO CHE ASCOLTI

Gridare e non avere
voce…
È inutile urlare,
qui ogni cosa
è lenta e uguale.
Nella sconsolazione
dell’attesa
mi siedo accanto
agli anni miei
perduti
e mi trascino
dietro tante
cose.
La volontà
dentro la debolezza
delinea territori
di paura.
Forse ci morirò
tra queste mura,
recluso, vecchio,
ammalato.
Tra offese e bisogni
comincia
un nuovo giorno
ed ignorato esisto.
La divisa che passa
mi dà l’idea dell’ordine,
ma il loro sguardo
riversa gelo su di noi.
Chissà che vita grama
e sordida faranno…
Nessuno che domandi:
Perché hai freddo
e tremi?
Nessuno, nessuno
che ascolti la mia voce
redenta.
Non sanno
chi cessai di essere,
che ho estinto
tutto il veleno
del mio sangue,
che ho bruciato
i sacri templi
del denaro
sul fuoco
di poche verità
ma buone
e tutto il male fatto
sarà il bene
che farò,
che ho imparato
a dipingere l’amore
col gesto
di una semplice carezza,
ad amare la poesia
come una pace
per unire amici e nemici
in un unico abbraccio.
Cos’altro si può fare
che abbia peso?
Le parole che scrivo
sono un suono represso,
sono io.

Giuseppe Canfora...
 Da tanto non vedevo uomini credere così intensamente nella poesia.
Il video qui sopra racconta la storia di un progetto, Leggere libera-mente, portato avanti da cinque anni dalla professoressaSilvana Ceruti, ma iniziato in realtà ancora dieci anni prima. Questa donna, senza alcuna retribuzione, ogni settimana fa visita al carcere e incontra 13 carcerati, parla con loro di libri, legge con loro, li ascolta discutere e recitare poesie che loro stessi hanno scritto. 

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Zecchino d’Oro 2013: vincono Quel secchione di Leonardo e Due nonni innamorati

A trionfare nella finalissima e ad aggiudicarsi 193 voti della giuria formata da soli bambini ben due canzoniQuel secchione di Leonardo, cantata da Jacopo Golin e Maria Cristina Gamarda, e Due nonni innamorati, cantata da Nayara Benzoni. Per la finale tutti i voti raccolti nelle scorse puntate, assegnati ogni giorno da una giuria diversa ma sempre composta da ex membri del Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano di Bologna, erano stati azzerati.
Ma grazie ad essi è stato possibile nella puntata in onda ieri – venerdì 22 novembre – assegnare lo Zecchino d’Argento, conquistato sempre da Jacopo Golin e Maria Cristina Gamarda con Quel secchione di Leonardo, che ogni giorno è stata la canzone più votata. Per la prima volta, poi, è stata premiata la canzone più votata sul web ovvero Il verbivoro di Giacomo Pedini, che si è aggiudicata il primo Zecchino Social.

56° edizione dello Zecchino d’Oro: testi e video delle due canzoni vincitrici

QUEL SECCHIONE DI LEONARDO
Testo: Arianna Giorgia Bonazzi
Musica: Mariano Calazzo
Arrangiamento: Marco Zannini Quirini
Edizioni: Antoniano
La mamma del piccolo Leonardo
Si lamenta perché è così secchione
Che la maglia non gli passa dal testone
Il testone di un secchione un po’ testardo…
“Leonardo, sto lavando il pavimento”
“Mamma scusa ma io fo un esperimento”
“E’ bagnato, non fare un altro passo”
“Mamma, levati o passami il compasso”
“Leonardo finisci la verdura”
“Mamma fammi fare prima la scultura”
“Leonardino devi fare il pisolino!!”
“Più tardi…adesso sto copiando un ermellino”
Mamma scusi non ha tempo sta inventando un’invenzione
Siamo nel Rinascimento e Leonardo è il più secchione!
Mamma scusa non ho tempo sto inventando un’invenzione
Sono un bimbo col talento, falla tu la colazione!
“Leonardo puoi fare un po’ più piano?”
“Mamma vieni ti presento un aeroplano”
“Questi giochi non sono normali”
“Vuoi provarti solo un attimo ‘ste ali?”
“Leonardo, ho sfornato il pane fresco”
“Allora scotta, ma ci farò un affresco”
“Fila a fare nanna, Leo!”
“No! Sto vincendo con Michi a scarabeo”
Mamma scusi non ha tempo sta inventando un’invenzione
Siamo nel Rinascimento
E io sono il più
Il più secchione
La…lalalalala lalla…
La mamma lo voleva più somaro
Ma si sa, ogni bimbo è un caso raro
Un genio pazzo d’immaginazione
Cosa importa se lo chiamano
Secchione.
Na na na na na nanna
Sta cantando un’invenzione
Avrà pure un grandissimo talento ma è un testardo di un testone.
Mamma avevo un po’di tempo e ti ho scritto una canzone,
“Quel secchione di Leonardo” è già un grande successone!
Testo: Maria Francesca Polli
Musica: Marco Iardella
Arrangiamento: Luca Orioli
Edizioni: Antoniano
Uh uh uh yeh eh, uh uh uh yeh eh eh
Li conosco da sempre, da che ero un bebè
E mi sembra la coppia più carina che c’è.
Sempre con un sorriso lui le versa il caffè,
Lei col fiato sospeso
Con il batticuore, ma che batticuore
Se non vede dov’è!
Due nonni innamorati dai tempi della scuola
Due cuori imparentati col tempo che non vola
Due bimbi pensionati
Che dopo un pisolino
Li vedi scatenati
Giocare a nascondino meglio di me!
Uh uh uh yeh eh, uh uh uh yeh eh eh
Cinquant’anni passati, ogni istante così!
Sempre strainnamorati, anche di lunedì!
Mezzo secolo dopo si riparte da qui
Ogni giorno da capo
Col telefonino mano nella mano
Pronti a dirsi di sì!
Due nonni innamorati dai tempi della scuola
Due cuori accoccolati adesso più di allora
E con gli occhiali nuovi
E il bianco tra i capelli
Si dicono impacciati: “ma quanto siamo belli!”
Lui
La invita a ballare
Lei
Sopporta il pallone
Come a dire in silenzio
Che si vogliono ancora tanto, tanto bene.
Due nonni innamorati, due cuori su una giostra
Si aspettano affacciati alla solita finestra
Due sposi fortunati, ma c’è chi lo sapeva
Perché quel giorno là, quel giorno là,
Quel giorno là
Quel giorno là pioveva!!!!
Fortunati, sposi fortunati
Due nonni, nonni innamorati
Beh, speriamo che capiti anche a me!

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